Gli Zeloti furono un vero e proprio gruppo politico e religioso ebreo che rivendicava l’indipendenza della Giudea da parte dei Romani, con metodologie a volte al limite della violenza e del fanatismo religioso. Vengono collocati storicamente all’inizio del I secolo. Erano una frangia armata, bellicosa e venivano considerati da Roma come dei criminali incalliti, da annientare con la sola repressione, alla stregua di temibili terroristi. Alla base del pensiero zelota c’era anche il concetto che era inaccettabile accettare il dominio di un altro popolo nella sacra terra di Dio e ancor più insopportabile il fatto di dover pagare tasse e tributi all’invasore. Inoltre le basi della filosofia zelota ripudiavano il concetto di imperatore romano visto come una divinità, per loro questo era un grave peccato al limite dell’apostasia.
Nella rivolta avvenuta nel tra il 66 ed il 70 furono quasi del tutto annientati ad opera dell’esercito romano sotto Tito Flavio Vespasiano. In questa rovinosa guerra contro l’Impero romano la città di Gerusalemme venne completamente rasa al suolo e distrutta. Gli Zeloti da molti furono considerati come i veri colpevoli di questo disastro, perché molte fasce della popolazione ebraica avrebbero preferito mettersi d’accordo con Roma per una soluzione più pacifica e che causasse meno distruzione e morti. Una piccola parte riuscì a scappare e a rifugiarsi in una fortezza nei pressi del Mar Morto ma, quando questo esiguo esercito capitanato da Eleazaro di Simone capì che la sconfitta era inevitabile, attuò un suicidio di massa per non cadere nelle mani dell’odiato nemico. Una decisione così drastica fu presa in quanto l’odio e la repulsione per i romani era talmente grande da preferire la morte piuttosto che diventare schiavi.
Alla base di ogni concetto degli Zeloti c’era un forte attaccamento alla legge di Mosè ed un fervido spirito di nazionalismo verso la propria patria, considerata invasa dai Romani. Questo gruppo era molto integralista, chi vi apparteneva girava con un pugnale sotto la tunica pronto a colpire chiunque andasse contro i preconcetti dei loro principi. Difatti sono stati identificati anche con il nome di Sicari, era loro abitudine agire quando eventi o feste portavano per le strade un gran numero di persone. Una volta identificata la persona da colpire nel giro di pochi secondi veniva pugnalata. L’aggressore poi era molto abile a mescolarsi tra la folla attonita, rimanendo sul posto dove aveva colpito e piangendo il morto con le altre persone.
Tra gli Zeloti più famosi della storia può essere citato Barabba. Pilato gli ridiede la libertà sotto la spinta del popolo a discapito di Gesù. È proprio nel periodo che si colloca la vicenda di Cristo che questo gruppo politico ha operato con più tenacia. Secondo alcuni studiosi i sacerdoti del tempio che consegnarono Gesù ai romani, lo fecero solo per distogliere la loro attenzione da una rivolta imminente che si stava preparando ai loro danni. In altri studi è stato persino accennato che tra gli apostoli potessero esserci degli appartenenti a questa frangia come Giuda Iscariota, Simone detto Pietro e Simone il Cananeo che veniva chiamato lo Zelota. Molti sono i passi del Vangelo che potrebbero far intendere che fra i 12 seguaci di Cristo ci potessero essere degli ex appartenenti a questa comunità politica. Nel Vangelo di Luca e negli scritti di Giuseppe Flavio si possono ritrovare tracce che descrivono gli Zeloti.
Nel Talmud, il testo sacro per gli ebrei, di questi adepti viene data una descrizione pessima. Nel libro sono considerati come violenti, ruffiani, volgari banditi e spregevoli sicari, sempre in disaccordo coi rabbini che invece cercavano compromessi con i romani per la Pace della Giudea. Una visione non molto confortante che si scontra con altre nei quali vengono descritti come valorosi partigiani pronti a dare la vita per difendere il loro territorio da ogni tipo di invasione estranea. Ovviamente molte fonti, come quelle del vangelo, vanno interpretate ed ancora oggi sono oggetto di approfonditi studi e discussioni. Letteralmente il termine Zelota deriva dell’ebraico kanai, con questo termine si vuole identificare una persona ligia agli insegnamenti della sua religione e precisa nel seguirne ogni concetto. La parola in latino ha un’origine greca che sta a significare chi emula, segue ed ammira.
Dunque, spregevoli banditi o coraggiosi combattenti? La figura degli Zeloti è spesso stata oggetto di forti dissensi tra chi ritiene un’opinione e chi il suo esatto contrario. Dopo la grande repressione del 70 è certo che l’intera Palestina venne occupata dai Romani e per un lungo periodo vennero fatte delle fortissime repressioni verso chi era ritenuto colpevole di insubordinazione. Nell’anno 135 le sporadiche e sempre più deboli ribellioni vennero soffocate nel sangue e si instaurò un vero clima di terrore contro chiunque potesse andare contro Roma, ogni zelota rimasto venne ucciso o ridotto in schiavitù e in poco tempo la frangia fu completamente distrutta e annientata senza possibilità di ricomporsi e tornare. Giudaismo e Cristianesimo iniziarono a diventare religioni sempre più praticate, anche se in segreto, proprio dopo la caduta di Gerusalemme. Gli Zeloti furono dunque un gruppo fondamentale che segnò i destini di Israele.