La Burocrazia e la Scrittura di Uruk

Il periodo della cultura di Uruk va dal 3500 al 3200 a.C. nella Mesopotamia meridionale, le zone dell’odierno Iraq, Iran, Siria del Nord ed Anatolia meridionale. Una caratteristica innovativa di questo periodo fu l’invenzione della burocrazia, infatti Uruk si sviluppò come il principale centro amministrativo basato sullo scambio. Per questo tipo di organizzazione occorreva l’uso dei sigilli e della scrittura.
I sigilli a stampo erano utilizzati durante il trasferimento delle merci da un luogo ad un altro, venivano apposti sull’involto e ne garantivano l’integrità. Allo stesso modo venivano inseriti sulle porte dei magazzini in modo da essere controllati. Per distinguere i singoli funzionari e le istituzioni che rappresentavano occorreva servirsi di sigilli chiaramente identificabili. La modesta superficie di questi sigilli, però, non consentiva lo stampo di una grande varietà di forme e per questo gli abitanti di Uruk inventarono i sigilli cilindrici, che quando venivano fatti rotolare sull’argilla umida consentivano disegni di maggiori dimensioni.

Sigillo

Sigillo cilindrico di Uruk

L’iconografia delle immagini dei sigilli cilindrici era sicuramente collegata alle istituzioni rappresentate ed alle merci trattate. C’era un sigillo per colui che inviava la merce e per colui che la riceveva. Le immagini sui sigilli si rifacevano agli animali della steppa come leoni, gazzelle, uccelli o animali addomesticati come bovini e pecore, in pratica era una sorta dei nostri simboli araldici.
Un importante strumento burocratico fu anche la raccolta di informazioni delle merci su delle tavolette d’argilla, che permettevano di rintracciare il percorso fatto dai prodotti. Le scritture sulle tavolette sono in forma di codice, che non si è riusciti ancora a decifrare, ma si pensa sia un sistema numerico, un po’ come il nostro codice a barre. C’erano diversi simboli numerici per diversi tipi di birra, tessuti, metalli, perfino i funzionari avevano il loro codice univoco. C’erano dei simboli che chiaramente si rifacevano a quello che rappresentavano, ad esempio una spiga per l’orzo, una linea ondulata per l’acqua ed altri che erano più astratti e senza apparente significato. Con il passare del tempo i disegni si fecero sempre più semplici e meno dettagliati, questo perché si doveva scrivere sull’argilla umida, che era un supporto deperibile e nel tempo i dettagli si cancellavano. Le tavolette che accompagnavano le merci non erano certamente impresse da una scrittura come la intendiamo oggi, ma vi erano soltanto simboli facilmente comprensibili anche da altri popoli che avevano etnie e linguaggi differenti, questo perché i prodotti arrivavano anche lontano.
Nel periodo di Uruk si denotano tutti i segni di una civiltà urbana pienamente affermata con tutti gli elementi classici di questa: architettura, arte, tavolette e sigilli cilindrici che indicano una delle prime organizzazioni statali della storia.

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